Ambiente: l’effetto anti inquinamento delle piante. Featured
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Le piante respirano e sono un antidoto naturale contro i cambiamenti climatici. Infatti, come una sorta di “aspirapolvere naturale”, esse, ripuliscono l’aria eliminando sia i gas serra sia l’anidride carbonica come anche le polveri sottili.
Si tratta di un rimedio naturale contro l’inquinamento, che, specie nei grandi centri urbani, da luogo a un decremento del bene salute, tutelato a livello di Carta Costituzionale. In primo piano vi è quindi la tutela delle condizioni essenziali di vita dei cittadini.
Indagini epidemiologiche attribuiscono all’inquinamento l’insorgere di gravi patologie.
Da uno studio del CNR di Bologna risulta come negli ambienti urbani un ettaro di verde possa abbattere fino a cinque tonnellate di anidride carbonica all’anno.
Inoltre tale presenza di piante può eliminare circa il 20-30% di polveri sottili e far scendere fino a tre gradi la temperatura.
Interessante è la prospettiva del Ministero dell’Ambiente circa il “bilanciamento arboreo” recepito con Legge nr. 10/2013.
Si tratta di un impegno che grava su ogni Sindaco avente ad oggetto il piantamento di un albero per ogni neonato che viene al mondo.
A Roma nel novembre 2017 ci sarà la piantatura di circa 40 mila alberi quanti sono i nuovi nati nel corso dell’anno.
Queste suggestioni, purtroppo, si scontrano con la scarsità di manutenzione e insufficiente inaffiamento delle piante; nel non considerare quali siano le specie vegetali più adatte ad essere piantate nei centri urbani con conseguente morìa delle stesse nel giro di poche stagioni.
La strada tracciata è lunga ma i risultati previsti sono incoraggianti ed è opportuno andare avanti e sensibilizzare la popolazione su questa strada seriamente percorribile.
Infine la presenza di piante, come arredo urbano, da luogo all’emergere di città “più belle”, più a misura di uomo con conseguente decremento provato, delle tensioni sociali e della criminalità.
Avv. Mario Cevolotto